Malvasia di Lipari
sin.
Malvasia bianca.
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Storia:
La Malvasia delle Lipari, di cui esistono tre tipologie, una da pasto e due da fine pasto, è annoverata tra i più antichi e pregiati vini di Sicilia. Probabilmente introdotta dai Greci, come scrive Diodoro Siculo nel I secolo a.C., questo vino nasce nelle isole Eolie in cui la viticoltura vanta origini ben più remote. Molto curiosa è invece l'origine del termine "malvasia" nelle Lipari.
Un'antica leggenda cristiana, risalente all'epoca della dominazione musulmana, racconta di un povero contadino del posto, intento a portare un'anfora di vino moscato. Questi, incontrato lungo la strada il tirannico governatore arabo dell'isola che pretendeva di vedere cosa avesse sotto il mantello, rispose che portava solo succo di malva e, pregando il Signore affinché trasformasse il vino in malva, lo invocò così: "malva sia". La preghiera fu ascoltata e un'espressione di disgusto segnò il volto del tiranno mentre beveva il contenuto dell'anfora.
Nell'opera “La vita errante” il grande romanziere francese Guy de Maupassant così descrive il vino Malvasia delle Lipari: "Sembra sciroppo di zolfo. È proprio il vino dei vulcani, denso, zuccherato, dorato e con un tale sapore di zolfo che vi rimane al palato fino a sera: il vino del diavolo".
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Diffusione:
E' diffuso nelle isole Eolie. |